martedì 9 dicembre 2014

Fabrizio Leoni: "Canaccio didissi" secondo mio nonno Adelmo.




Fabrizio Leoni

"CANACCIO DIDISSI” SECONDO MIO NONNO ADELMO

D'accordo con Adriano (Riferimento al precedente post su VuP, di Adriano Gabriele Gagetti "Sull'imprecazione Canaccio di dissi", dell'8.XII.2014, NdR) sulla pseudo metafora blasfema ed è molto suggestiva la teoria "Don Franco" (Adriano Gabriele Gagetti ipotizza un ruolo “calmieratore" di Don Franco verso le espressioni più crude dei giocatori di carte tal da spingere ad espressioni vernahole ermetiche “Canaccio di dissi" o "Canaccio didissi", NdR) come ...l'espressione a mia memoria era già in voga nei primi anni sessanta perché ho ricordi molto nitidi di mio nonno Adelmo che quando era incazzato e voleva che la discussione con l'interlocutore di turno (mia nonna, mia mamma, i miei zii) finisse li in quel preciso istante sparava un "canaccio didissi " secco e perentorio come a star indicare " basta ho ragione io e finiamola qui !!!
Non essendo Adelmo un frequentatore dei "Repubblicani" (bar sulla piazza Garibaldi a Vecchiano, NdR) e tantomeno nei primi anni sessanta appassionato di pallone e coppe non credo possa aver sentito l'espressione in questione in quel frangente visti i tempi anacronistici ma sarebbe curioso fare una ricerca più approfondita per ricercarne la vera nascita!

(le diverse interpretazioni, se proseguiranno, verranno poi raccolte in altro post su L’Olandese Volante, NdR)





… CONTINUA

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