mercoledì 1 settembre 2010

Piero Chicca: Lubigio e Angiolina. Epitaffi dal “Mondo del Mamai”

 



Caro Accio-Claudio, se ti va puoi aggiungere - dopo aver pubblicato la “Lapide di Margherita C” - questi due epitaffi al prezioso “Vecchiano, un paese”. Sono apocrifi. Vengono dal “Mondo del Mamai”. Piero



LUBIGIO

Il giorno del suo decimo compleanno
quando cominciavano a fiorire le mimose
Don Ascanio gli regalò un buccellato
e gli fece incidere dieci stelline
sul bastone da pastore
gli raccomandò di farci una tacca ogni mattina
e di tornare da lui quando era finito il freddo
e le mimose cominciavano a fiorire.
Al primo riflesso di giallo
Lubigio andava da Don Ascanio che gli diceva
Torna fra due giorni
Torna domani
Ecco oggi è il tuo compleanno
e gli regalava il buccellato.
Così ogni anno Lubigio andava
a festeggiare il suo compleanno
tutto il giorno con Don Ascanio.
Poi Don Ascanio lo lasciò
e Lubigio venne a Vecchiano.
A suo modo fece capire
al figlio del nuovo padrone
cos'erano e a cosa servivano
le migliaia di minuscole tacche
incise sul suo grosso bastone.
Così riusci a festeggiare
altri quarantaquattro compleanni
fino a novantanove che fu l'ultimo
perché il suo bastone non poteva più
contenere altre tacche
e perché morì d'incredulità
quando gli dissero che due uomini
erano andati nella luna.
Gli anziani ricordano come
Lubigio il pastore
piccolino gracile malfatto e assente
capiva i suoi cani e le sue pecore
e come loro capivano lui.



ANGIOLINA

A scuola non la vollero.
A cosa serviva la scuola a lei
povera demente.
Per lei non c'era scuola e non c'erano maestri.
Era bella ma
non si sposò e non ebbe figli.
Le sarebbe piaciuto avere un fidanzato
come le altre ragazze
e poi un marito e dei figli.
Le piacevano tanto i bambini.
Lavorò nei campi
tenne la casa e gli animali
ebbe cura dei suoi genitori fino alla loro morte.
Poi rimasta sola
si offrì al Serchio in piena.


°°°


In “Vecchiano, un paese” è stata pubblicata il 17 luglio la lapide e post-lapide per Margherita C”



La lapide l’ho ripresa dal prezioso libro del mio amico Piero Chicca: "Il mondo del Mamai” raccolta di documenti, pproverbi, filastrocche, epigrafi, e anche lapidi, mentre la “Post-lapide” è quasi un post-scriptum telematico a quanto esistette nel marmo. Alle “lapidi vecchianesi”, colorate e surreali, mi sono dedicato nella primavera del 2010 e stanno in Tellusfoglio.





Il magazine, OLANDESE VOLANTE, on line settembre-ottobre riserverà  attenzione al glocale, globale + locale, raccogliendo storie, racconti, frammenti, direttamente dai protagonisti e rendendo il tutto narrazione on line su pagine elettroniche che poi torneranno su carta nei piccoli centri, biblioteche, scuole. A questo progetto-prassi tengo particolarmente. Se il luogo è Vecchiano... biografie, ritratti, storie, mi tengono legato alla mia terra tosca. Invece di uscire di casa e in dieci minuti raggiungere Pisa, in un quarto d'ora Lucca o più semplicemente a piedi raggiungere la piazza Garibaldi che sta a cento metri dall'uscio di casa... apro questo weblog e sono dove la gente parla con  il sì che suona come diceva Dante; e domani aprendo Olandese Volante che navigherà anche, in una specie di futuro remoto, raggiungerò nei miei sogni me stesso con la fionda e i calzoncini corti e agguanterò altri percorsi pisani. Sorta di Via Paal elettronica! ACCIO discalzo@alice.it 
 
 
 
   

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