martedì 12 ottobre 2010

Fabrizio Leoni: Caro Accio hai ricordi sul Cinema Olimpia? Da un messaggio su Facebook

  

                                                   Cds, "Accio sull'argine", acquarello.



CARO ACCIO... RICORDI IL CINEMA OLIMPIA?


Ciao Accio come stai ?
Mi spiace non esserci visti durante la tua permanenza a Vecchiano, in agosto, ma purtroppo il lavoro, le ferie e gli animali non mi hanno lasciato molto tempo libero.
Ti scrivo per chiederti se è possibile avere un tuo recapito telefonico da girare a Sauro Scalzini (il maestro di musica te lo ricordi ?) poichè sta scrivendo un libretto da presentare per l'inaugurazione del nuovo teatro Olimpia che avverrà presto e dove verranno ripercorse con notizie, storie e foto tutte le tappe che i muri del mitico cinema hanno visto ed udito. Si spazia dai personaggi organizzatori di eventi musicali , teatrali e di poesia che si sono avvicendati sul suddetto palco.
Sauro vorrebbe chiederti se hai qualche notizia al riguardo del Teatro che magari hai raccolto nel tempo e immagazzinato nella tua memoria o nei tuoi scritti che magari noi non sappiamo.
Ho usato il plurale perché io nel mio piccolo ho collaborato fornendo notizie per gli eventi e manifestazioni organizzate dal gruppo HOWL... ti ricordi Guccini, Brandurdi, Gaetano a Vecchiano?
Aspettando una tua risposta ti saluto e ti abbraccio nella fierezza di averti conosciuto ed aver condiviso con te la mia adolescenza.

                                            Fabrizio


°°° 


Caro Fabrizio... mi sembra proprio una bella notizia. Che mi dai. In calce metterò le coordinate per raggiungermi. Sì, ho ricordi, anche scritti, ad esempio il premio poesia, l'unico a cui ho partecipato, organizzato dal Carnevale Vecchianese, che vinsi giovanissimo con un poemetto dedicato a Vecchiano. Nella giuria Antonio Tabucchi, Mario Luzi, Piero Bigongiari, Silvio Guarnieri dell'università di Pisa, il critico e amico di Montale. La giuria si sentiva molto "paesana". In trasferta dalla città, dall'Università. Li presi in contropiede con un racconto sliricato in versi mezzo futurista e mezzo crepuscolare. Contro la "Tradizione". Invece di andare alla cena con la giuria portentosa, andai a ballare alla Capannina con il Pazzo, e Tabucchi s'incavolò di brutto. Per la scortesia. Il premio fu un dipinto di Marta della Croce, che conservo ed è molto intenso. Era il 1977. Mi piacerebbe ciò ricordarlo ed eventualmente pubblicare brani di questo poemetto. Che è rimasto inedito. Come la maggior parte di quanto ho scritto. Ma devo ritrovarlo. Il tuo arrivo sembra una simbologia. Stavo per fare “pulizia” tra le scatole e i file. Io butto via quanto a volte scrivo. Ho come Musa anche la Distruzione. In questi giorni penso a Rimbaud. Sarò a Vecchiano dal pomeriggio del 29 ottobre e riparto il lunedì successivo al mattino. Vado alla Fiera del Fumetto a Lucca. A trovare amici disegnatori. Ho il rimpianto di non aver fatto lo sceneggiatore per fumetti, di non aver tentato il disegno da fumettista.
Incontriamoci e così mi parli di cosa inventi. I luoghi, con le nuove forme di comunicazione, possono essere "narrati" e "interpretati". Anche Vecchiano, e soprattutto le nostre storie in esso che hanno, secondo me, una grande originalità. Credimi! Siamo stati una generazione notevole. Importante salvarne la scia. Ognuno con le sue potenzialità. Io tra questi. Non voglio fare lo scrittore, ma, ricordalo, Accio che scrive. Il tu babbo, il Pesciaio e Lalo l'hanno fatto oralmente, al muretto dellOlimpia, in piazza, noi possiamo incrementare "Vecchiano, un paese" anche con qualche scrittarello. Al muretto del web.  A presto, Accio.  discalzo@alice.it  




  

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