Gabriele Adriano Gagetti
IL BIACCO ALLA BARRA.
STATEGIA ASTUTA TRA LA PUNGIA
(CON NOTA SU
“SOFFIARE COME UN BIACCO”)
Lungo 'fossetti,
sull'arginelli della Barra, c'è un fottio di bue di TARPONE, il BIACCO vigila
zitto zitto, con la scusa di fassi na notatina se c'è acqua o di dormi' se c'è
r'sole va a tene' a bada r'posto, poi di notte, rofiano rofiano li va a sgama'
e se li mangia. Pensa te che servizio sociale di prim'ordine che fa - neanco la
società di derattizzazione del Comune è efficace come il biacco. Lui unnè
bisogno di veleni come vell'altri. La frutta cresce sana e ir tarpone per un
fassi ingrufià deve sta lontano da loghi scoperti o pieni di gente.
A Vecchiano esiste una parola
"AFFAGONITO" e n verbo "STRONFIARE" - sono entrambi
collegati alla respirazione post prandiale o infra prandiale; in sostanza ci si
puo' trovare difronte alle seguenti frasi: - Da quanto mangi lesto rischi
d'affagonitti e Boia s'è appena mangiato r'primo e STRONFIO GIA'. Il
biacco nobile rettile dei campi e dei gorelli ne' affagonisce ne' stronfia -
quando ha digrumato r'tarpone si mette in posizione digerente ed è probabile
che tiri anco du rutti. Il quel frangente se ni vai a rompe i coglioni, s'arza
a frusta e soffia - da questo comportamento nasce una frase di paragone per chi
respira con affanno dopo una corsa campestre (area a biacco presente) e appunto
si dice : - SOFFI COME UN BIACCO, ovvero respiri a cattivo e qarche volta
emetti un sibilo.
… CONTINUA
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