domenica 15 maggio 2016

Claudio Di Scalzo: Se locale vuoi campare Cicognani in testa di devi stampare (con la Velia)


CDS: "Velia mia vela mia fantasia" - 15 V 2016





Claudio Di Scalzo

SE LOCALE VUOI CAMPARE CICOGNANI IN TESTA DI DEVI STAMPARE
(con la Velia di fantasia Vela)


Internet appiattisce chi scrive o li inserisce in parole vive?
Ogni due per tre sui quotidiani sui libri in saggio (per sol un mese al sicuro dallo scarafaggio… poi la cantina incombe) esposti scaffale sul social, si discetta se Internet, i Social, rimbecilliscano chi li abita o se ne abilitino le strutture linguistiche oltre il loro normale, nel reale, vissuto.

Secondo me che sto in Rete dal 1999-2000 (tutto ciò è certificato) ideando siti giornali glocali riviste weblog e così via… i soggetti in questione, l’intero monno quasi, metti in lingua italiana, un po’ ricevano dispiegamento un po’ ottundimento. Perché? Ecco un ABC valido per il lunedì che vien dopo la domenica. E lo concentro sulla possibilità di un’ALTRA Letteratura Regionale.

A-Il Turbo capitalismo, siliconato in Valley da tutto adorato da alti soggetti e bassi pigmei, ha realizzato una sorta di capita-comunismo, dove a tutti, ehi proprio tutti!, vien data la possibilità di scrivere, dire la propria, attraverso mi piace non mi piace esclamazioni varie e faccine. Dentro una gerarchia che sembra non esistere. Da una parte i Regnanti del Capitacomunismo con i loro servitor anche in arti e spettacolo (la lista ognuno può farsela che hanno molti seguaci, adepti, osannanti o maledicenti) POI la sterminata massa di sottoproletariato culturale (attenzione non proletariato con una sua cultura antagonista che possa diventar egemone, questa è dai tempi di Gramsci che non esiste più) che vaga che si dimena che si mostra.





B-La vasta popolazione si muove spesso autoproducendosi come culturale, quindi pubblica, scrive, poetizza l’esistente, diventa scrivente, pittorente, fotografante (ehmm l’ente filosofico?! Anche)… realizzando pseudo-cultura sotto-cultura-spazzatura. Testi idioti. Stronzate. Bêtise

Questa vasta popolazione immensa ha dalla sua, così comunistizzata e capitalistizzata, una scusa: chi ha successo, ancorché temporaneo, non è meglio di lor scriventi pittorienti fotografanti. Perché le Irene Bignardi le Gamberale i Volo i poeti Colleallegro e Vitadisperata non sono meglio. Anzi a volte son peggio. Però han saputo gestir meglio professionalmente l’epoca o han avuto fortuna a star nei media televisivi oppure avean le conoscenze giuste. 
Si parte comico alle Jene in TV e si finisce da Fazio con appartamento a New York, il tutto scrivendo idiozie letterarie che i Calvino e i Pavese e i Moravia e gli Sciascia i Pasolini (ne volete altri?) avrebbero gettato nel cestino dopo il primo rigo! E lo stesso vale per chi vince i vari premi dal Viareggio in giù. Montale li avrebbe mandati a mangiar ossi di seppia in un baleno. Sono pseudo-poeti.
Poi ci sono gli peseudo politici e pseudo pittori e pseudo fotografi. L’epoca è questa. Anche a livello regionale. Locale. Paesano.

C-Dunque nel Capita-comunismo Turbo Social FB (ad esempio) c’è il vantaggio che tutti possono fare un commento offendere il politico difenderlo far vedere la moglie angelo e la desiderata ganza demonio (trovata sui siti d'incontri a basso costo); il marito culturante e l’amante pettoruto fumigante; il figlio furbo il figlio fesso la pizza mangiata e vomitata il mare dove bagnar glutei i monti dove rinforzar polpacci e così via. 

POI c’è lo svantaggio che si propone aria fritta acqua riscaldata l’ombrello aperto e chiuso… perché il soggetto in cerca di cultura o vivente la cultura scopre i grandi-gettonati sul web: Dostoevskij o Ungaretti … o Wilde e relativo Decadentismo che già il nostro Palazzeschi (fiorentino d’altissimo ingegno) prendeva in giro nel 1906. Per non parlar di Gozzano contro il mestiere di poeta e chi la poesia la leggeva per mostrarsi colto o colta!




Il LOCALE può però generare (rima voluta) una possibile scrittura-letteratura-estetica che innervi, intrida, "immagli" (da maglia tessitura) il vernacolo con le tradizioni anche late o sublimi. Sia in prosa che in poesia. Una sorta di Beckettiana osmosi pure inventando vere e proprie parole e nuove filastrocche e leggende. Una linea che presuppone la riscoperta-studio di autori toscani (ma non per farne un grazioso post di citazioni che non servono a nulla) ma per studiarne le movenze linguistiche. In questa operazione stamani mi son dedicato a Bruno Cicognani ed alla Velia. Suo romanzo.







Consiglio di leggerlo invece di spargere estasi sul Mugiko Tolstoj barbante sbiancante… partiamo dal nostro mondo contadino e cittadino. Da Bruno Cico barba fitta bianca invitta che a leggerlo non stanca. E dalla Velia personaggio femminile che fa sognar sublimi atti ed esser sensual in realistici scatti.





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