CDS
" E non aspetto nessuno" - Poesia visuale,
1978
(Fotografia + collage e strappi)
Claudio Di Scalzo
AVANTI E INDIETRO SUL SERCHIO
E non aspetto nessuno nell’ultimo sole
che incendia Ripafratta e le ripe del Serchio.
Bambini rumeni si tuffano nei mulinelli eppure riemergono.
Pietre dal cuore molle se lo giocano con l’ombre traslucide
dei pioppi.
Navigo verso la foce. Dietro alle case
s’alzano fumi d’alfabeti che imparai bambino.
Risale un barchino verso Lucca.
Il vecchio capelli d’argento
voga a fatica verso Lucca.
Un tempo fu il poeta dell’Allegria.
“Ò da este parti i mi’ parenti ma un riordo induve stanno”.
Mi dice scambiandoci un saluto da compaesani.
“Se stessino sulle sabbie di Marina di Vecchiano
morti tra i vivi a pescà orate
te lo faccio sapé Giuseppe”.
“Grazie bonomo! a non aspettà nessuno
è l’unia maniera per trovà chi ‘onta davverò
su questo fiume della nostra stirpe.
Saluto allargando braccia e remo.
Sembro una Croce nella luce radente e la prua
va nella vita furente
va nella vita furente
ad acchiappà il destino che nell’ora non mente
(20 maggio 2016)
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