Claudio Di Scalzo
NATO DA 'N CANE
(natoduncane)
Nato da 'n cane - Figlio d'un cane! - Molto in uso nel pisano e nel livornese. Dove il vernacolo è altamente crudele e insieme (sempre) ironico-umoristico. Con declinazioni nell'affettuoso per assurdo. Nato d'un cane... spesso lo dicevano, lo dicono?, le mamme ai figlioli dispettosi e ribelli alle regole. Facendo nel contempo una critica scherzosa al duo familiare: e cioè al babbo, al padre. Per questo vale anche la variante: "bello i' mi' bimbo (bimbino!) nato da 'n cane!"
Da notare che nell'espressionismo vernacolare pisan-livornese si mantiene la "c". Che i fiorentini perdono. Se poi volessimo "fiorentinizzare" il detto, che si usa anche costì, verrebbe:
Nato da 'n 'ane!
E per niente affettuoso può essere indirizzato
ad esempio,
al Presidente del Consiglio attuale
MATTEO RENZI
e volendo si può aggiungere
nato da 'n 'ane e da 'na 'agna.
Perché responsabilità ce l'ha pure mammina
per aver messo al mondo un 'anaccio rabbioso
antipopolare 'così fatto!
'na brutta bestia!
'na brutta bestia!
Se poi un pisano vota questo brutto 'ane
è pisano senza storia ma cor guinzaglio stretto!
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