Gabriele Adriano Gagetti
DOMENICA DELLE BESTIE
Ragionando sulle Regioni e sul Federalismo all’italiana.
LA TOSCANA
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LA TOSCANA
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Ma stiamo al tema, la Toscana è
una Regione che ha un territorio molto vario e composito, in linea di massima
possiamo tracciare un area collinare, un'area montana e ovviamente il rapporto
con il mare in ogni suo aspetto. In Toscana non ci sono grandi pianure e
se ti pare di essere in piano è solo un effetto ottico perchè come minimo sei a
cento metri sopra il livello del mare. Recentemente la Toscana è stata toccata
nella sua Provincia più settentrionale Massa-Carrara da una esondazione
micidiale - non che come dicono a Livorno " E C'ERA DA
PREVEDELLOOOO", ma evidentemente il rimbalzo di responsabilità, Comune,
Provincia e Regione in panchina, mi ha dato la conferma che di certe cose ormai
in queesto pandemonio di competenze nessuno sa chi deve fare cosa. Ovviamente i
Carrarini e non Carraresi, per chi non li conoscesse, son gente cazzuta, hanno
fatto il Diavolo a quattro occupando il Comune per ddiscuterla alla loro
maniera. Non hanno usato violenza, i Carrarini sono abituati alla durezza della
vita, hanno semplicemente deciso di capire da soli cosa c'è da fare. Ci
riusciranno - io sono con loro, ma di Carrara cosiì come di Genova si parla in
quarta serata e transeat. Orbene a Carrara si estrae marmo da scultura da
almeno duemila anni, il marmo di Carrara per chi non lo sapesse non è semplice
roccia, è il frutto della sedimentazion di conchiglie marine che nel corso dei
millenni hanno creato questa meraviglia della natura. I Carrarini amano le loro
montagne, da esse traggono la vita e il sostentamento e per essi molte vite
sono state troncate. La buccina, una trombettina da cavatori ogni tanto
annuncia che un'altra anima ha preso la via dei cieli, ma i Carrarini vanno
avanti e non perdono il gusto delle loro tradizioni antiche. Vedere la lizza,
ovvero il trasporto a valle di un blocco di marmo è uno spettacolo che esalta
il concetto di lavoro e la passione con cui viene fatto. Ovviamente oggi i
blocchi marmo vengono portati a valle con mezzi meccanici, ma la lizza è come
dire, il marchio che contraddistingue il cavatore da un turista.
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Domanda - in Regione che tipo di valutazione fanno di
quest'area che senza minima ombra di dubbio ha vissuto per secoli nel proprio
ambito prima territoriale, poi comunale fra difficoltà, gioie e cose delle umane
genti? - Un'area come questa dalle cui viscere è uscita la Pietà di
Michelangelo e il David sempre di Michelangelo non meriterebbe una politica
attenta e volta a prevenire disastri ambientali? - Il Governatore della Regione
Toscana èpersona seria, ma come puo' da quel Palazzone di Firenze inserito
nell'area periferica di Novoli volgere lo sguardo verso Carrara e nello Stesso
Tempo valutare l'andamento delle Piene del Serchio e se non peggio dell'Arno,
andando in un sol balzo dal confine con la Liguria, ai Tratti Appenninici, alle
aree a rischio sismico della Garfagnana, e giù nel Casentino, in Val D'Arno, in
Maremma, nella Val di Cornia e mi scuso vorrei rammentare tutti senza l'ausilio
di un assetto Provinciale e Comunale più libero di agire?
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Si parla di macro aree
-sostituiranno, quando non ci è dato di sapere le Province. Non è mica
semplice! - il controllo dello Stato verso il Territorio si esercita attraverso
le Prefetture. Cosa hanno in mente di creare delle SuperPrefetture per ogni
macro areaa? - Delle Super Questure per il controllo e la sicurezza del
Territorio? - Io non lo so, ma smantellare il sistema delle PROVINCE non è cosa
semplice e soprattutto, mia opinione, allontanerà il rapporto fra cittadino e
istituzione. Non riesco ad immaginare le attuali Questure trasformate in
semplici (si fa per dire) Commissariati e le Attuali Prefetture di Pisa o di
Lucca alle prese con problematiche che data la diversità delle Territorio
impone, alle prese con le problematiche della Portualità Livornese se non con
le problematiche di cui appunto parlavo prima del mondo lapideo. In Toscana ad
andar bene si potranno costituire le seguenti macro aree: - MASSA CARRARA,
LUCCA, PISA e LIVORNO con Pisa Centro di Gravità Permanente; FIRENZE, PRATO e
PISTOIA; AREZZO da sola vista la vastità del Territorio e SIENA - GROSSETO.
Praticamente un puzzle irrisolvibile - ognuna di queste città ha
caratteristiche diverse l'una dall'altra solo a livello urbano - il territorio
provinciale poi è un melting pot di culture e tradizioni da difenere e
valorizzare - ma si sa più si allarga e peggio si fa. Speriamo in bene.
Poichè sono un semianalfabeta non sono capace quindi di fare commenti..ma mi piace e farei mio tutto il suo scritto o forse lo sfogo che ogni itaGLIano di buon senso vorrebbe esprimere. .Piacere di averlo "conosciuto"- Monastra Dante
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